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Processionaria della quercia

Processionaria della quercia (Thaumetopoea processionea)

Thaumetopoea processionea Linnaeus, 1758 (Processionaria della quercia; in inglese oak processionary) è un lepidottero Notodontidae dannoso per le querce. Si tratta di un organismo nocivo non regolamentato; tuttavia, in Europa sono presenti due zone protette in Irlanda e in Irlanda del Nord (Reg. UE 2019/2072 e s.m.i.).

Thaumetopoea processionea è una specie diffusa in quasi tutti i Paesi dell’Europa centrale e meridionale, oltre che in alcuni Paesi del Medio-Oriente come Libano, Israele e Giordania. In Europa è diffusa in Germania, Olanda, Danimarca e Svezia mentre nel Regno Unito attualmente risulta insediata solo in alcune aree geografiche. In Italia risulta diffusa su tutto il territorio.

Per maggiori informazioni sulla diffusione di T. processionea visualizza la mappa dell’EPPO.

Gli adulti di T. processionea possiedono un’apertura alare di circa 30-35 mm di lunghezza, con ali anteriori di colore grigio e linee di pubescenza bianche, grigie e scure, mentre le ali posteriori sono di colore grigio-giallastro e dotate di sfumature sul margine interno.

Le larve raggiungono i 30-35 mm a maturità e la loro colorazione è marrone-grigia ma varia dagli esemplari giovani a quelli maturi; hanno una forma allungata, cilindrica e sono ornate di lunghi peli urticanti eretti grigiastri che possono causare severe reazioni allergiche all’uomo e agli animali.

Thaumetopoea processionea nei nostri ambienti compie una generazione all’anno.

Gli adulti sfarfallano in piena estate e hanno abitudini notturne. Le femmine depongono un elevato numero di uova svernanti (circa 200-300) sui rametti delle piante ospiti.

Le larve schiudono in aprile-maggio e vivono in gruppo. Fin dalle prime età larvali iniziano a defogliare la pianta e tessono tele sericee che raggruppano quel che resta delle foglie. Il movimento sulle piante ospiti avviene in fila indiana, da cui il nome processionaria, e dalla quinta età formano nidi sericei di grandi dimensioni, nella parte bassa della pianta, dove trovano riparo. Le larve, dalla terza età in poi, sviluppano peli urticanti per uomo e animali che rilasciano quando vengono disturbate.

Una volta raggiunta la maturità (sesta età larvale, giugno-luglio, in funzione dell’andamento climatico), le larve si incrisalidano nei nidi o nei detriti ai piedi delle piante infestate. Dopo circa un mese emergono gli adulti che si accoppiano e depongono le uova svernanti.

I segni tipici di una pianta infestata da T. processionea sono i nidi sericei sulle chiome e la presenza di rami defogliati.

Thaumetopoea processionea attacca specie appartenenti al genere Quercus. Raramente e solo quando non ricavano più nutrimento dalle querce totalmente defogliate, possono attaccare betulle, noccioli, faggi, carpini e castagni.

I danni associati alle infestazioni da T. processionea sono dovuti all’attività trofica dalle larve che si nutrono delle foglie delle piante ospiti, scheletrizzandole.

Le larve, dalla terza età in poi, presentano peli urticanti che possono provocare anche gravi reazioni allergiche all’uomo e agli animali.

La diffusione della processionaria della quercia in nuovi territori può avvenire sia per via naturale che mediata dalle attività umane.

Per quanto riguarda la diffusione naturale, è da sottolineare che i maschi sono ottimi volatori (fino a 100 km all’anno); le femmine, invece, percorrono distanze molto più brevi (fino a 20 km all’anno).

Tuttavia, la più importante via di diffusione di T. processionea è dovuta all’uomo mediante il commercio e la conseguente movimentazione di piante da impianto, che possono essere fonte di dispersione di uova, larve o pupe. La diffusione della processionaria della quercia può essere veicolata dalla movimentazione di legname con corteccia derivante da piante infestate di quercia o di altre specie ospiti, che può contenere piccoli nidi con larve e/o pupe vitali.

La processionaria della quercia, essendo un organismo non regolamentato, non è assoggettata a un intervento diretto da parte del Servizio Fitosanitario Regionale. Per eventuali interventi di contenimento è disponibile un documento tecnico (clicca qui).

Si ricorda che per l’utilizzo di prodotti fitosanitari professionali è obbligatorio essere in possesso dell’abilitazione per l’acquisto e l’utilizzo degli stessi. In caso di trattamenti di tipo hobbistico è invece possibile impiegare prodotti fitosanitari che riportano in etichetta la specifica “ad uso non professionale”.

Non esiste attualmente una normativa specifica per la lotta alla processionaria della quercia. In caso di rischi per la salute di persone e/o animali, gli interventi di profilassi sono disposti dall'autorità sanitaria competente.