La movimentazione di merci e passeggeri tra stati e continenti cresce di anno in anno con andamento esponenziale e con essa cresce il rischio di diffusione di nuovi organismi nocivi. Negli ultimi anni l’attenzione della comunità internazionale su questo tema è notevolmente aumentata, grazie alla consapevolezza sempre maggiore della gravità degli impatti di queste specie sulla biodiversità e sulla sicurezza alimentare. L’impatto economico dell’introduzione di specie aliene invasive, nocive alle piante, è quantificato in perdite annue di miliardi di dollari in America e di miliardi di euro in Europa. Per i paesi poveri le ripercussioni si quantificano in carenza di sostentamento. Nella gestione di queste problematiche gioca un ruolo chiave la precoce identificazione dei primi individui introdotti accidentalmente e questo è possibile solo mettendo in atto specifici piani di monitoraggio.

Milano nel 2015 ha ospitato EXPO2015 che ha visto la partecipazione di 140 Paesi espositori e più di 20 milioni di visitatori. Il tema “nutrire il pianeta” e la particolare attenzione alle problematiche legate all’alimentazione e alla biodiversità hanno reso l’evento ancor più sensibile all’introduzione accidentale di nuovi organismi nocivi per la presenza negli stand di una grande varietà di vegetali, piante e semi da tutto il mondo.

Il Servizio Fitosanitario regionale in collaborazione con la società EXPO2015 ha quindi progettato e realizzato un complesso piano di monitoraggio volto alla pronta intercettazione di specie aliene invasive dannose alle piante.

La pianificazione si è basata sull’analisi del rischio, incrociando i dati sulle tipologie di vegetali introdotte nel sito espositivo con quelli provenienti dalle segnalazioni e intercettazioni a livello internazionale. Il monitoraggio realizzato in occasione di EXPO2015 è stato il primo esempio di gestione del rischio fitosanitario in occasione di un grande evento.

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