La nuova normativa in materia fitosanitaria prevede che ciascuno Stato membro elabori e tenga aggiornato, per ogni organismo nocivo prioritario in grado di entrare e insediarsi nel suo territorio, o in una sua parte, un piano di emergenza contenente informazioni sui processi decisionali, sulle procedure e sui protocolli da seguire, e sulle risorse minime da mettere a disposizione e sulle procedure volte a rendere disponibili ulteriori risorse nel caso di una presenza ufficialmente confermata o sospetta di detto organismo nocivo.
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Piano regionale di emergenza per Xylella fastidiosa
La Regione Lombardia ha adottato il “Piano regionale di emergenza per l’organismo nocivo Xylella fastidiosa (Well et al.)" (D.d.s. 22 dicembre 2022, n. 1899) al fine di individuare sul territorio lombardo gli elementi previsti dall’articolo 25 del Regolamento (UE) 2016/2031 e applicare quanto previsto dal piano di emergenza nazionale.
Per ulteriori informazioni su questo organismo nocivo si rimanda alla scheda informativa nella sezione “Organismi nocivi - Batteri”.
Piano regionale di emergenza per Meloidogyne graminicola
In seguito al rinvenimento nel 2016 del nematode del riso in un’area risicola del Piemonte, la Regione Lombardia ha adottato nel 2018 il “Piano regionale di emergenza per l’organismo nocivo Meloidogyne graminicola Golden & Birchfield” (D.d.u.o. 30 maggio 2018, n. 8039).
Attualmente M. graminicola è presente nel territorio lombardo. Oltre all’intensa attività di monitoraggio dell’area risicola regionale da parte del Servizio Fitosanitario al fine di individuare precocemente l’eventuale presenza del nematode, è stata istituita un’unità di crisi per la condivisione con i principali portatori di interesse delle azioni da intraprendere, il territorio è stato delimitato e sono state attivate tutte le misure fitosanitarie. Per ulteriori informazioni su questo organismo nocivo si rimanda alla scheda informativa nella sezione “Organismi nocivi - Nematodi”.
Piano nazionale di emergenza per Xylella fastidiosa
Nel 2013 il batterio Xylella fastidiosa è stato riscontrato per la prima volta sul territorio comunitario e nazionale e più precisamente in Puglia nell’area olivicola del Salento. La sua pericolosità nei confronti di numerose specie vegetali coltivate e spontanee e la facilità con cui può diffondersi ha innescato una serie di azioni comunitarie, nazionali e regionali atte ad eradicare il focolaio pugliese e a contenere la diffusione del patogeno sul territorio nazionale.
Nel 2018 l’Italia ha adottato il “Piano nazionale di emergenza per la gestione di Xylella fastidiosa” (Decreto ministeriale n. 4999 del 13 febbraio 2018; Decreto ministeriale del 5 ottobre 2018; Decreto ministeriale del 7 febbraio 2019), la cui finalità è quella di individuare le procedure in grado di garantire da parte degli organismi preposti, una risposta rapida, efficace e coordinata al primo rinvenimento ufficiale del patogeno al di fuori delle aree delimitate della Regione Puglia. Il 24 gennaio 2022, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha ritenuto necessario aggiornare il Piano di emergenza nazionale per il contrasto di Xylella fastidiosa in applicazione del Regolamento di Esecuzione (UE) n. 2020/1201 (consulta il Piano di emergenza aggiornato).
In linea con quanto indicato nel piano di emergenza, il Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia effettua il monitoraggio delle piante ospiti e degli insetti vettori. Tra le azioni messe in atto si annoverano: ispezioni nei vivai; monitoraggi nelle aree urbane e nei siti di coltivazione delle piante ospiti (oliveti e vincheti); trappolaggi nelle autostrade e nelle aree di coltivazione; controllo delle piante ospiti all’ingresso della comunità (aeroporto di Malpensa). Il Servizio Fitosanitario Regionale si avvale inoltre di piante spia di Polygala myrtifolia dislocate sul territorio al fine di individuare tempestivamente l’eventuale comparsa del patogeno.
Per ulteriori informazioni su questo organismo nocivo si rimanda alla scheda informativa nella sezione “Organismi nocivi - Batteri”.
Piano nazionale di emergenza per Popillia japonica
In applicazione dell’articolo 26 del decreto legislativo 2 febbraio 2021 n.19, è stato adottato il Piano di emergenza nazionale per l’organismo nocivo prioritario Popillia japonica, redatto conformemente all’articolo 25 del Regolamento (UE) 2016/2031. Tale piano individua le azioni da intraprendere nel territorio nazionale in caso di presenza sospetta o confermata di Popillia japonica.
La finalità del Piano è quella di individuare le risorse e definire i compiti, le responsabilità e le modalità d’intervento e coordinamento dei diversi livelli istituzionali responsabili della prevenzione e delle attività di eradicazione, al fine di assicurare un tempestivo ed efficace intervento in caso di ritrovamento di Popillia japonica in un’area precedentemente indenne.
Consulta il Decreto ministeriale del 3 aprile del 2024 "Adozione del Piano nazionale di emergenza per Popillia japonica" cliccando qui.
In linea con quanto indicato nel piano di emergenza, il Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia effettua il monitoraggio sul territorio. Tra le azioni messe in atto si annoverano: ispezioni visive annuali, monitoraggi larvali mediante carotaggi del terreno, trappolaggi (sia per la cattura massale degli individui, sia per monitorare l’andamento delle popolazioni dell’insetto), ispezioni di vivai e tappeti erbosi, gestione dei siti a rischio di diffusione passiva, e trattamenti contro larve ed adulti sia mediante prodotti chimici che biologici.
Per ulteriori informazioni su questo organismo nocivo si rimanda alla scheda informativa nella sezione “Organismi nocivi - Insetti”.